Latte di Pecora o latte Vaccino?
Aggiornamento: 7 ott 2024
Una scelta consapevole.
Una bella domanda da porsi in un paese, come quello italiano, dove quando si parla di latte si dà per scontato che ci si riferisce al latte Vaccino.
Sarà perché il latte vaccino è maggiormente disponibile, ed industrializzato.
Sapendo che in alcuni allevamenti Italiani le vacche da latte sono "spinte" a produrre anche 120 litri di latte al giorno mi chiedo che cosa sia quel liquido bianco.
Mi ricordo quando nel passato ci facevamo riempire le bottiglie in vetro di latte appena munto, e così si scopriva il vero gusto e quanto era veramente buono il latte.
Ma torniamo a noi:
Siamo in Sardegna e la parola "sfruttamento" non si accosta al modo in cui vengono trattate le pecore, mammiferi preziosi, la cui cura fa la differenza nella nostra salute e nella produzione del Formaggio Pecorino.
Quali sono i vantaggi nel bere o utilizzare il latte di pecora?
Vediamone alcuni insieme:
Partiamo subito da un presupposto. Bere latte di pecora ci dà più energia. Come accennato, infatti, il latte di pecora è ricco di proteine e calcio, nutrienti che sono presenti in quantità superiore rispetto al latte vaccino, con una media del 70%.
Inoltre, essi contengono una composizione più ricca degli amminoacidi essenziali, soprattutto fosforo e zinco, grandi alleati della salute di unghie e capelli.
Arriviamo invece ai grassi, forse l’unico elemento a cui prestare davvero attenzione. Questo perché il latte di pecora ne ha in quantità maggiore rispetto al latte di mucca, compresi i grassi saturi, per cui è preferibile bere la versione parzialmente scremata. Ad essere precisi, questa percentuale grassa può variare in funzione di diversi fattori, tra i quali:
La razza dell’animale
Il tipo di alimentazione a cui l’animale è sottoposto
E, infine, il periodo di mungitura
Come nel caso di altri alimenti, è importante dosare attentamente la quantità di assunzione, soprattutto in caso di sovrappeso e ipercolesterolemia. Il motivo è da rimandare al contenuto lipidico saturo, che nel latte ovino è maggiore rispetto a quello bovino. In alternativa, potrebbe essere più indicato l’utilizzo di latte vaccino scremato.
Nulla da segnalare in riferimento a diabete, ipertensione arteriosa, ipertrigliceridemia, intolleranza all’istamina, celiachia e iperuricemia. Al contrario, il latte di pecora sarebbe da evitare in caso di intolleranza al lattosio e nei casi più gravi di fenilchetonuria.
«Il principio fondamentale da tener sempre presente è che è la dieta complessiva a dover essere varia ed equilibrata: anche le quantità di latte, e di latte di pecora in particolare, vanno quindi viste in questa ottica» spiega Antonella Losa, biologa nutrizionista e divulgatrice scientifica.
In conclusione cari lettori, il latte di pecora è un prodotto naturale di grande valore,
ma è un buon latte quando le pecore sono in salute, quando mangiano bene e non sono sotto stress, proprio come noi.
Possiamo vantarci, nella scelta dei nostri produttori di Formaggio Pecorino, perché loro per primi sono i custodi di un alimento prezioso, capace di fare la differenza nella nostra salute.
Nella nostra selezione puoi trovare il Fiore Sardo Dop, un formaggio pecorino a latte crudo, biologico perché le pecore utilizzate sono viziate e coccolate mangiando solo bio.
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